Il turismo del 2026 si orienta verso un modello più umano, relazionale e trasformativo, dove il viaggio non è solo spostamento ma occasione di crescita. L’“intelligenza sensibile” diventa la chiave per progettare esperienze che ascoltano emozioni, identità e bisogni profondi delle persone.
Le destinazioni realmente innovative saranno quelle capaci di creare connessione autentica attraverso:
- accoglienza basata su ascolto e relazione,
- narrazioni inclusive che valorizzano luoghi e comunità,
- percorsi culturali ed esperienziali che lasciano traccia nel vissuto del viaggiatore.
Al centro c’è l’idea che il turismo possa essere una forma di cura dell’essere: un’opportunità di riflessione, consapevolezza e benessere interiore, motore di evoluzione personale e collettiva.
“Queste riflessioni hanno preso vita al TTG di Rimini, il luogo dove il turismo si racconta e si rinnova annualmente.
